March 31, 2008

Nord Est Creativo cresce!


Il gruppo Nord est Creativo Cresce!
Dopo avere inaugurato il blog sul dominio dedicato http://www.nordestcreativo.it/ abbiamo spedito la prima newsletter a tutti gli iscritti. (E' possibile abbonarsi semplicemente inserendo la propria email nell'invito). Ricordo che Nord Est creativo è un gruppo che vuole coagulare le forze creative e innovative presenti sul territorio italiano basandosi su tre pilastri:
COMUNICAZIONE - CONDIVISIONE -CREATIVITA'
Sono già un centinaio i professionisti iscritti alla newsletter e speriamo di continuare a crescere coinvolgendo i membri degli altri social network professionali, come Xing, Facebook, Ning.


March 27, 2008

E-MAIL MARKETING E MAILING LIST IN ITALIA


Da una ricerca effettuata da Human Highway per conto dell'agenzia Contact Lab di Miliano emergono interessanti informazioni sull'atteggiamento degli italiani nei confronti di e-mail marketing e mailing list.
La ricerca ha analizzato un campione statisticamente significativo di 800 internauti, anche se leggermente sbilanciato sul sesso maschile (58,5)% e ha fornito alcuni spunti di riflessione per chi usa Internet per promuovere il proprio business.
A mio parere i dati più interessanti sono i seguenti:

  • 2,6 caselle di posta attivate per ogni utente;
  • 20 messaggi di posta scambiati giornalmente;
  • le donne tra i 35 e i 54 anni sono le utenti più attive dei servizio di posta elettronica;
  • il 17% degli utenti controlla la e-mail da dispositivi mobili;
  • 96% di utenti è iscritto ad una o più newsletter (in media 6 pro-capite);
  • 10% ha un indirizzo dedicato alle newsletters;
  • solo il 44% carica le immagini automaticamente;

Il quadro che esce dalla ricerca sembra corrispondere ad un profilo di utenza mediamente maturo, che ha avuto modo di usare abitualmente i servizi oggetto di studio e ha fatto una selezione in base ai propri interessi.
Emergono anche pratiche abituali di elusione delle campagne promozionali e/o di spamming come quella di creare un indirizzo di posta che funga da "specchietto per le allodole". Su questo indirizzo secondario vengono convogliate anche newletter e mailinglist a basso o medio profilo di interesse.
Il fatto che la maggioranza di utenti non carica le immagini automaticamente, unito al dato sull'accesso da mobile dovrebbe suggerire agli addetti del web marketing una progettazione delle mails ottimizzata in modalità testuale.
Il layout dovrebbe essere progettato in modo che la mancanza delle immagini non scompagini gli allineamenti dei paragrafi e non comprometta l'estetica complessiva del messaggio.
La ricerca fornisce molti altri dati interessanti e merita un'attenta analisi.





March 25, 2008

MINORE RISCHIO CARDIACO DOVE SI FA RICERCA CLINICA


Il tasso di mortalità intra ospedaliero per sindrome coronarica acuta è risultato minore nei centri dove si effettuano studi clinici rispetto quelli dove se ne fa meno o affatto.
Questi i risultati di una ricerca pubblicata sugli Archivi di Medicina Interna il 24/03/2008.
La spiegazione di questa differenza potrebbe stare nel fatto che dove si conducono studi clinici c'è una maggiore aderenza alle linee guide dell'American Heart Association, dice il Dott. Sumit Majumdar, dell'Università di Alberta che ha coordinato le ricerche.
I dati che hanno preso in considerazione 494 ospedali americani e 174.000 casi hanno mostrato significatività statistica.
Un altro dato "inquietante" secondo il dott. Majumdar è che il 30% degli ospedali considerati non ha arruolato un paziente in 5 anni in alcuno studio clinico.
La mia personale considerazione è che la ricerca è spesso ostacolata da altre priorità. I primari e i manager delle aziende ospedaliere devono far quadrare obbiettivi di produttività con standard qualitativi, misurati anche attraverso le pubblicazioni e la partecipazione a studi clinici. Resta comunque un punto fermo che l'adesione alle linee guida internazionali e la ricerca clinica permettono di offrire un servizio migliore ai pazienti.

March 24, 2008

SVILUPPO DEL MARKETING ESPERIENZIALE

Le nuove teorie del marketing esperienziale o sensoriale partono da un presupposto molto semplice: che ciascuno di noi è spinto all’acquisto da un mix di componenti conscie ed inconscie.Mentre le prime sono più facilmente analizzabilili perché legate alla sfera razionale, le seconde sono più nascoste ma esercitano una forte influenza su molti dei nostri comportamenti abituali. Considerate che la parola “sapere” sinonimo di conoscere, ha le sue radici nell’esperienza fisica dell’assaporare.

Così il nostro sapere, la modalità con cui conosciamo il mondo, deriva sia dalle informazioni grezze che possediamo ma ancor più dalla loro elaborazione in “esperienze” che vengono immagazinate nella nostra memoria e continuamente sottoposte ad un processo di rielaborazione.
In parole povere quando al supermercato prendiamo in mano una bottiglia di latte si attivano un numero imprecisato ed elevatissimo di processi che ci permettono di valutare e interagire con l’oggetto in questione.
Da un punto di vista razionale “pensiamo” alle caratteristiche dell’oggetto, ma nel frattempo la nostra mente elabora le memorie dell’infanzia, i desideri inconsci con quell’area del cervello che domina il ragionamento irrrazionale: l’emisfero destro. Sappiamo infatti che l’emisfero sinistro è quello che gestisce le prevalentemente l’aspetto razionale della nostra esistenza, quello destro invece è la sede da cui originano i comportamenti dettati dall’istinto.


Detto questo, si evince come sia possibile studiare un tipo di comunicazione molto raffinata che, facendo leva su specifiche percezioni sensoriali, sia in grado di attivare nel consumatore riflessi, comportamenti, azioni che lo inducono ad acquistare guidati dal ricordo di una sensazione piacevole che la pubblicità, attraverso le sue immagini e le sue parole, ha indotto nel suo cervello.
Stiamo parlando di qualcosa di estremamente più complesso dei messaggi subliminari degli anni 50. Bernd Schmitt, professore alla Columbia University, è considerato il padre del ‘marketing esperienziale. Secondo la sua definizione esso è così chiamato in quanto si basa più sull’esperienza del consumo che sul prodotto in sé.
Quando compriamo un caffè in realtà stiamo comprando l’esperienza di bere una tazzina di caffè, conprensiva di tutto il vissuto ad essa legato.
Obiettivo primario della strategia di marketing sarà allora quello di individuare che tipo di esperienza valorizzerà al meglio il prodotto: secondo Schmitt esistono cinque diversi tipi di esperienza (da lui detti SEMs, o Strategic Experiential Modules):
SENSE experiences ovvero esperienze che coinvolgono la percezione sensoriale;
FEEL experiences ovvero esperienze che coinvolgono i sentimenti e le emozioni;
THINK experiences ovvero esperienze creative e cognitive;
ACT experiences ovvero esperienze che coinvolgono la fisicità;
RELATE experiences ovvero esperienze risultanti dal porsi in relazione con un gruppo.

A livello verbale il marketing sensoriale si avvale dell’uso di una particolare figura retorica chiamata sinestesia (dal greco syn,”insieme”, e aisthánestai, “percepire”). La pubblicità cerca, in questo contesto, di indurre in maniera artificiale esperienze di tipo sinestetico, associando immagini differenti volte a chiamare in causa sensi diversi ed a regalare al consumatore immagini vivide e molto convincenti.
Il Marketing Manager moderno dovrà essere in grado di creare una piattaforma esperienziale efficace in grado di aumentare la fidelizzazione al brand o all’azienda o di acquisire nuovi clienti.Questa dovrà tenere conto dei seguenti aspetti: Il posizionamento esperienziale, la promessa di valore esperienziale, l’implementazione dell’esperienza.

Il marketing esperienzale è diventato recentemente il pilastro teorico del Visual Merchandising,un insieme di metodi e tecniche per l’ottimizzazione dell’esposizione del prodotto. L’allestimento teatrale dell’esposizione e l’interazione con il cliente vengono combinati per assicurare il massimo impatto del messaggio pubblicitario.
I pubblicitari dovrebbero tenere in conto che quando una campagna pubblicitaria richiama nel consumatore una specifica esperienza si genera in questi un’aspettativa precisa. Se questa aspettativa non trova poi una correlazione con l’esperienza reale fornita dal prodotto si si genererà nel clliente un certo grado di insoddisfazione.

E’ compito del Customer Relation Manager, predisporre le necessarie misure per valutare il grado di soddisfazione dei consumatori e, in maniera indiretta, la qualità della campagna promozionale.

March 23, 2008

ONLINE REPUTATION MANAGEMENT

Molti individui e aziende investono duro lavoro e forti somme di denaro per costruirsi un’immagine pubblica.
Occorrono anni per costruirsi una reputazione e per conquistare la fiducia dei clienti e di chi ci sta intorno.
Tutti questi sforzi possono essere seriamente compromessi da azioni da parte di soggetti o di gruppi che possono per interesse o per sentimento di vendetta intraprendere campagne lesive o denigratorie.
Spesso non si tratta di azioni con dichiarato intento di dolo, tuttavia le conseguenze per l’immagine possono risultare disastrose.
Da queste premesse nasce l’ORM ovvero Online reputation management.
La gestione della reputazione online riguarda sia singoli individui, come professionisti o persone del mondo dello spettacolo, sia gruppi (gruppi musicali o associazioni) e aziende.
Queste ultime, specialmente quando sono quotate in borsa, conoscono bene gli effetti che rumors e passaparola infondati possono avere sull’andamento del titolo.
Ma anche VIP hanno dovuto in alcuni casi ricorrere a misure di emergenza per porre rimedio a problemi di immagine.
Negli Stati Uniti e da poco anche in Italia esistono agenzie specializzate che si occupano principalmente o esclusivamente di ORM.
Inseriamo adesso alcuni consigli forniti da Ken Knorr di
Buildtelligence per iniziare a gestire la nostra reputazione online a bassi costi:
  • Non entrare in polemiche e discussioni accese nei forum, ameno che non ti preoccupi delle conseguenze;
  • Non alimentare i conflitti aggiungendo ulteriori contenuti;
  • Diventa proprietario del tuo nome, acquistando i domini che ti riguardano e gestendo direttamente i tuoi profili, prima che qualcun altro lo faccia al posto tuo (poi è difficile fare qualcosa);
  • Se i contenuti sono realmente diffamanti chiedi il consiglio di un legale. (diffamanti è diverso da offensivi);
  • Scrivi di te sui siti che detieni o su cui puoi esercitare un’influenza (meglio in terza persona); posta brevi biografie nei siti amici, firma sempre i post;

Come potete notare questi consigli valgono per tutti e non solo per i VIPs.

J&J LANCIA UN NUOVO CORPORATE BLOG, CNTO411


CNTO411 Non è sicuramente il primo blog aziendale nel settore dell'Industria farmaceutica, ma finalmente una azienda scende in campo direttamente a confrontarsi con i navigatori del web.
Considerando che negli USA il 49% degli abitanti frequenta almeno settimanalmente la Blogosfera ci sembrava una cosa ovvia e dovuta ma evidentemente Big Pharma non la pensa così visto che CNTO411 non ha molte imitazioni.
Il progetto CNTO411 nasce da una iniziativa di Centocor, un'azienda del gruppo J&J, ed è guidata da Greeg Kenam M.D. Direttore Mondiale della ricerca medica nel settore immunologico. Come dice nel suo post augurale del 1 marzo 2008 " Abbiamo inaugurato questo blog perchè pensiamo che nel settore ci siano tante cose da dire, non discuteremo di farmaci ma dell''azienda, dell'immunologia e delle biotecnologie".
E' la prima volta che il dirigente di una grande compagnia farmaceutica mette il suo prfilo in rete!
Poco tempo prima Marc Monseau autore di JNJBTW , il Corporate blog di Johnson & Johnson aveva detto sullo stesso argomento "tutti parlano di noi, lasciate che possiamo dire la nostra".
Questo potrebbe significare che siamo ad una svolta nel rapporto tra aziende farmaceutiche e blogosfera.
Le aziende farmaceutiche tardano ad adottare le piattaforme del web 2.0 come blogs, podcast, etc., perchè sono preoccupate delle implicazioni legali che un confronto aperto e fuori del loro controllo potrebbe avere. Ma le cose cambiano in fretta e come spesso accade, quando qualcuno affronta e vince una sfifa gli altri lo seuono a ruota.
Centocor è un'azienda operante nel settore delle biotecnologie, fondata a Philadelphia nel 1979

March 22, 2008

IL MONDO DI GIANNI


Ho ripreso una fiaba che avevo scritto qualche mese fa per mio figlio Elia e per i suoi compagni della scuola materna.
Si era stabilito che ogni papà o mamma avrebbe letto a turno una fiaba "animata" ai piccoli riuniti, prima della merenda. Ma nessuno aveva capito cosa si intendeva per "animata". Io ho interpretato il termine come una delega ad agire in maniera creativa, cercando di coinvolgere tutti i bambini nella lettura del racconto.
Ho ottenuto anche più di quanto sperato, perchè mio figlio ha partecipato attivamente alla realizzazione delle illustrazioni e poi ha fatto da piccolo regista dell'incontro ad alta interattività!
Ricordo ancora i loro volti assorti e sognanti e la curiosità irrefrenabile che sfociava in una mitragliata di domande.
Devo dire che per me è stato molto bello sia la fase di scrittura del racconto, sia il momento d'incontro con i piccoli, sia la fase di editing con il tools ISSUU.

CON ISSUU PUBBLICHI I TUOI CATALOGHI E LIBRI SUL WEB


Find more photos like this on designpeople

March 21, 2008

QUALITA' NELLA PRODUZIONE DEI FARMACI PER USO UMANO



Questa presentazione riassume gli aspetti normativi sulla Qualità nella produzione dei farmaci ad uso umano. Vengono definite anche le funzioni e i requisiti del personale qualificato responsabile di garantire gli standards.

Se non riesci a visualizzarla, Scarica quì la presentazione

March 20, 2008

101 COSE CHE UN SIX SIGMA BB DEVE SAPERE


Questa registrazione contiene una lista di competenze che deve sviluppare ogni Six Sigma Black Belt, realizzata da Tomas Pyzdec nel 2003 ed ancora estremamente attuale.

La lista è letta per voi dall'avatar July messa a disposizione dal sito Read the Words.

Puoi anche leggerene il contenuto testuale sul sito dell'autore

IL MIO BLOG E' COME UN FIORE




Questo bel grafico non rappresenta un fiore del deserto ma la rete gerarchizzata di tags in codice HTML delle pagine del mio blog. Non solo i link a siti esterni e i segnalibro ma anche i principali tags folksonomici.


Cosa significano i colori?

blu: i links (the A tag)
rosso: per le tables (TABLE, TR and TD tags)
verde: per i DIV tag
viola: per le immagini (the IMG tag)

giallo: per i forms (FORM, INPUT, TEXTAREA, SELECT and OPTION tags)
arancio: per linebreaks e blockquotes (BR, P, and BLOCKQUOTE tags)
nero: the HTML tag, the root node
grigio: gli altri tags

Il termine Web non è stato coniato a caso. Ogni sito, blog, utente su Pc o dispositivo mobile che sia collegato a internet diventa per questo un nodo di questa inestricabile rete. Un nodo che a sua volta presenta una complessità interna come in un costrutto frattale.
Esistono algoritmi in grado di stimare la complessità di relazioni (esterne ed interne) di un nodo e di attribuire a questo, un giudizio di "interconnessione", misura stimata della complessità di relazioni.
Questi algoritmi possono essere applicati anche a reti intranet per studiare i processi di comunicazione che avvengono all'interno delle organizzazioni aziendali.
Persino alcuni famosi siti di ranking usano algoritmi simili per valutare i siti.
Analizza il tuo sito grazie a questo tool on line creato da Fernando Luis Lara. Lo trovi su Web Sites as Graph

NASCE L'ENCICLOPEDIA DELLA VITA


Nasce con un nome ambizioso il primo portale enciclopedico sulle specie viventi, sull'onda del successo ottenuto dal gigante del web 2.0 wikipedia.
Il progetto, che si chiama Encyclopedia of Life, proporrà contenuti multimediali organizzati in schede per ogni specie vivente.
I contenuti saranno generati dagli utenti e classificati da biologi e naturalisti esperti.

Per adesso il portale funziona in versione dimostrativa con 25 schede in Inglese e Francese.

FATTI FARE UN GRAVATAR

Cosa è un gravatar?
E' un avatar riconosciuto sia dai web forum che dai blogs. Un'immagine iconica di piccole dimensioni a cui può essere associato il tuo nome o nickname.
Già molti servizi di forum riconoscono i gravatar e così sarà per la nuova piattaforma wordpress 2.5
Vuoi fartene uno ?
Ma sì, un gravatar può serpre venirti utile.....poi è gratis!

INTERNET P.R DI MARCO MASSAROTTO


Dal 3 aprile prossimo sarà disponibile nelle librerie il testo Internet P.R. di Marco Massarotto - casa editrice Apogeo.
L'autore, da bravo professionista PR, ha pensato bene di realizzare un blog dedicato al suo libro e di fornire ai lettori alcuni estratti, consultabili su Google ricerca libri.
Il testo, costituito da 192 pagine, costa 13.00 euro.
L'analisi dei nuovi scenari nella comunicazione d'impresa è svolta in maniera sistematica ed attenta.
Il testo (per quello che possimo apprezzare dall'anteprima di Google) sembra di gradevole lettura e propone numerosi esempi di come le aziende sottovalutino le opportunità di sviluppo del proprio business che il web offre.

Il GRUPPO NORD EST CREATIVO HA IL SUO BLOG

Il gruppo "Nord Est Creativo" ha, dal 15 marzo 2008, un proprio blog su Wordpress.
La community di Linkedin ha scelto il blog come mezzo preferenziale di condivisione e di team-work adottando la piattaforma di Wordpress, che permette numerose funzionalità operative.
In attesa della piena funzionalità della versione WP 2.5 (attesa a giorni) effettueremo la migrazione del nostro blog presso il dominio dedicato.
Le nuove funzionalità di Wordpress su dominio dedicato (ovviamente il nostro si chiama www.nordescreativo.it ) sono:


  • mail-list professionale;
  • possibilità di votare gli articoli;
  • possibilità di somministrare form;
  • possibilità di effettuare sondaggi;
  • possibilità di creare un'area riservata;
  • possibilità di effettuare il log-in direttamente sul sito;
  • possibilità di co-writing e condivisione di progetti;
Visitate il nostro blog, vi avviseremo quando il sito sarà operativo.

March 19, 2008

PODCAST SIX SIGMA SU YOUTUBE


The SBTI Show è il nuovo podcast dedicato alle metodologie Lean Six Sigma dalla società Sigma Breakthrough Technologies.
Non è certo il primo esperimento da parte della società di utilizzare le tecniche del web 2.0 per diffondere le conoscenze sulle metodiche di Top quality Management.
The SBTI Show è una raccolta di videofilmati che è possibile vedere od ascoltare in questa sezione dedicata di YouTube. Tra questi consiglio l video su DFSS e innovazione.
Questo è il sito della SBTIonline.
Quì invece si effettua il download dei podcast per il tuo mp3
Per gli amici che come me si occupano anche delle metodologie six sigma nel campo delle salute ecco il sito dedicato Lean Six Sigma Healthcare.

LA VITAMINA D POTREBBE DIMINUIRE IL RISCHIO DI DIABETE



Studi recenti, pubblicati nella rivista "Archives of Disease in Childhood" suggeriscono che la somministrazione di un supplemento di Vitamina D nei bambini potrebbe ridurre il rischio di sviluppare diabete di tipo I.
Lo studio è stato condotto dal St Mary’s Hospital per donne e bambini di Manchester e ha mostrato una riduzione del rischio di incidenza del 30% nei pazienti trattati.
Non solo il dosaggio di vitamina D ma anche la regolarità dell'assunzione e l'esposizione al sole sono correlati inversamente allo sviluppo del diabete di tipo I.
I nuovi casi di Diabete di tipo I sono in crescente aumento sia nei paesi europei che nei paesi in via di sviluppo, si stima un + 40% nel decennio 2000 - 2010
Anche se ulteriori studi sono necessari per confermare questi dati, il governo inglese suggerisce una somministrazione di vitamina D nei primi due anni di vita dei sudditi di Sua Maestà.

Big Pharma differenzia i prezzi in base al reddito


In un articolo del 17 marzo, pubblicato sul Financial Times si parla ancora di politiche di pricing da parte delle aziende farmaceutiche.
Fare politiche di pricing differenziato è veramente un una corsa ad ostacoli in un settore altamente regolamentato come quello farmaceutico e con libero mercato (che quindi permette esportazioni da paesi dove un prodotto costa di meno verso quello dove costa di più).
Nell'articolo si analizza la politica di stratificazione operata da GSK la più grande multinazionale farmaceutica europea, con sede in Inghilterra.
Questa politica, descritta anche nella relazione di responsabilità sociale della compagnia, permetterà di differenziare i prezzi in base al reddito dei paesi, estendendo così l'accesso alle cure anche a India, Marocco, paesi tradizionalmente "difficili" per le aziende farmaceutiche.
Il premio ottenuto dal pricing nei paesi ad alto reddito sarà utilizzato per ripagare in minor guadagno nei paesi più poveri.
La cosa veramente interessante è che le aziende farmaceutiche stanno pensando e testando politiche di stratificazione dei prezzi anche all'interno dei singoli stati, per classi di reddito. Cosa che in Italia sarà anche facilitata dalle autonomie regionali in materia sanitaria e dalle politiche di assistenza sanitaria nazionale.
Si sono però verificati sistematiche elusioni alle politiche di differenziazione anche laddove si sono usati packaging e sistemi di consegna differenziati.
Inoltre il fenomeno della contraffazione è in costante aumento. GSK ha denunciato nello scorso anno più di 400 casi di prodotti farmaceutici contraffatti per un valore di 19 milioni di euro.

Fai sentire il tuo cliente un V.I.P. con la personalizzazione del sito aziendale

Abbiamo già ricordato che, nel marketing tradizionale, è necessario innanzitutto conoscere i bisogni dei nostri clienti, poi classificarli in base al loro valore stimato e infine personalizzare le offerte in maniera coerente.
Sarà cura del marketing management stabilire la classe di clienti su cui si concentreranno più risorse privilegiando la fascia che garantirà il maggior ritorno dell'investimento nel ciclo di vità calcolato.
Nel web le regole sono differenti è possibile trattare una percentuale maggiore di clienti in modo personalizzato a parità di costi.
In particolare la personalizzazione del sito aziendale e dei percorsi nei cataloghi per l'e-commerce, consente di far approdare in maniera più mirata i clienti sulla landing page oppure su una offerta in particolare.
L'identificazione delle caratteristiche salienti dei visitatori viene effettuata dai comuni programmi di web analysis e ci permette di distinguere per esempio i nuovi visitatori da chi è già cliente.
Un sito one-to-one tratta tutti i surfer come clienti di “prima classe”. Nell’operare la differenziazione, il sito verrà strutturarto, sin dalla fase di progettazione, in modo da proporre contenuti diversi per esigenze diverse.
Per esempio si può preparare una pagina indice i diversi prodotti e servizi offerti per far scegliere direttamente al visitatore quelli che più rispondono alle sue particolari esigenze. Un sito one-to-one dovrebbe essere realizzato in modo che i primi click rivelino la natura del navigatore.
Difficilmente una landing page è adatta per tutte le campagne, occorre invece customizzare le landing pages o portare i clienti direttamente alla offerta (soprattutto per beni di consumo).
In altri post abbiamo parlato di personalizzazione delle pagine web.

March 18, 2008

Aggiornata la normativa sull'informazione farmaceutica

Lo scorso 14 febbraio 2008 è stato bubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 29 dicembre 2007 n. 274 "Disposizioni correttive al Decreto 24 Aprile 2006 recante attuazione alla direttiva 2001/83/CE relativa ad un codice comunitario concernente medicinali per uso umano.


Scarica il Codice Deontologico di Farmindustria in formato pdf

Il decreto, composto da 32 articoli e numerose note esplicative, è molto complesso è modifica l'attuale normativa:

- sull'informazione medica e la promozione di specialità medicinali allopatiche omeopatiche ed altroposofiche;
- la distribuzione ed il commercio dei farmaci e di gas medicinali.

Per quanto riguarda i farmaci numerosi articoli riguardano lo spinoso argomento del farmaco generico e della sua somministrazione al posto del branded. Un articolo riguarda la prescrizione di prodotti omeopatici ed antroposofici, specificando come va scritta la prescrizione. L'art. 23 norma la cessione al personale medico di materiale informativo non specificatamente attinente al farmaco.
La norma appena pubblicata necessita di una attenta lettura ed interpretazione. Suggerisco a tutti i partecipanti di contribuire ad una migliore comprensione del testo con i propri commenti e considerazioni.


Suggerisco i seguenti siti per approfondimenti sulla normativa in campo di farmaci: 231 farmaci , Filodritto

March 17, 2008

Quest'uovo di cioccolato contiene anche cacao?

La domanda potrebbe sembrare stupida, ma non lo è poi tanto se la commissione europea ha faticato per trovare un accordo sulla definizione di cioccolato.
Il cioccolato è un prodotto derivato dalla pianta del cacao (Theobroma cacao) e dovrebbe contenere i seguenti ingredienti principali: pasta di cacao, burro di cacao zucchero e vaniglia. A questi ingredienti si possono aggiungere latte (nel cioccolato al latte) nocciole e altri aromi.
Il problema qualità nasce quando:
1) la pasta di cacao è assente o presente in percentuale bassissima;
2) il burro di cacao viene sostituito da altri grassi vegetali più economici per il produttore.


In questi casi non si dovrebbe nemmeno parlare di cioccolato ma di prodotti dolciari a base di cioccolato. Wikipedia riporta nel suo sito le definizioni ufficiali dei prodotti a base di cacao con le percentuali minime di legge. Ne riporto una soltanto, a beneficio di tutti:
Cioccolato:ottenuto da prodotti di cacao e zuccheri; presenta un tenore minimo di sostanza secca totale di cacao del 35 %, di cui non meno del 18 % di burro di cacao e non meno del 14 % di cacao secco sgrassato.
Il problema qualità del cioccolato sembra interessare pochi visto che anche i siti che si definiscono portali del cioccolato non affrontano neanche l'argomento pur fornendo migliaia di ricette ed immagini.
Pare che, almeno alla rassegna
CioccolaTò dedicata al cibo degli dèi di Torino (conclusa il 2 marzo 2008) si sia parlato anche di qualità...lo credo bene altrimenti era dura tirare per 10 giorni parlando solo di packaging e ricette. Altroconsumo ha confrontato alcuni marchi di cioccolato al latte nel 2006; qualcuno suggerisce anche come riconoscere un buon cioccolato dalle qualità organolettiche.
In questa pagina la normativa sul cioccolato.
Adesso che si avvicina la pasqua e tutti romperanno le uova ricordo che il cioccolato non deve essere mai somministrato a cani e gatti perchè per loro è tossico come un veleno.
Dal punto di vista del marketing, il problema qualità del cioccolato è ritenuto rilevante da Novi, che nelle sue campagne sottolinea sempre anche l'aspetto provenienza. A me fa sempre ridere perchè il cioccolato Novi è prodotto italiano, ma non certo gli ingredienti (la pianta di cacao non cresce nel nostro paese).

L'azienda produttrice evidentemente crede molto poco nel web marketing visto che non compare nemmeno nelle prime tre pagine di ricerca in Google (è quasi come non esistere).
La Nestlè invece, con la linea Kinder, punta tutto sulle sorprese. Ho notato però che nelle campagne pubblicitarie televisive di questi giorni si accennava di sfuggita al "buon cioccolato". Nestlè ha un portale molto attraente per i bambini (Magic Kinder), con tanto di animazioni-flash, giochi e musica. Furbescamente riesce ad attirare i piccoli navigatori attraverso un richiamo contenuto nel prodotto.
Lindt Italia ha un sito ben posizionato, ma povero di contenuti ed idee.
Addirittura ridicolo il tentativo di Pernigotti di proporre ai navigatori un salvaschermo gianduiotto..(no comment)..
Visto che il cioccolato è un esempio classico di acquisto compulsivo-emotivo non pianificato, le aziende produttrici sono portate a sottovalutare le possibilità promozionali del web 2.0.

Suggeriamo un esempio di web marketing creativo sul cioccolato ideato da un'azienda norvegese.
Purtroppo il gioco interattivo proposto in rete non è tradotto nemmeno in Inglese

March 15, 2008

ANCHE LA BBC SI RINNOVA E SI PERSONALIZZA


Il nuovo sito della BBC è online e merita una visita. E' stato progettato come un netvibes e somiglia parecchio ai layouts di iGoogle. Come in questi ambienti, il visitatore può personalizzare la homepage, cambiando colori, fonts, scegliendo gli argomenti su cui desidera tenersi informato e muovendo i box di struttura con un semplice click & drag (seleziona e trascina).
La BBC era uno degli ultimi portali importanti che manteneva l'ottimizzazione per gli schermi di vecchia generazione e a bassa risoluzione, ma adesso c'è stato un completo rovesciamento di indirizzo e si è puntato al massimo dell'innovazione.

Questo è il segno di come anche i grandi portali istituzionali non tralasciano l'attenzione alla forma.

Un altro aspetto da segnalare riguarda la personalizzazione del sito, di cui abbiamo parlato in un precedente post. Molti pensano che il sito della BBC sia uguale per qualsiasi internauta..

E invece no!

La provenienza dei navigatori viene accertata attraverso l'indirizzo Ip e così ai sudditi di Sua Maesta viene risparmiata la pubblicità.
Ebbene sì, anche BBC ha ceduto alla forza dell'advertising abbracciando il colosso Rolex.
Tanti altri siti personalizzano le loro offerte in base alla provenienza dei navigatori (soprattutto le compagnie aeree) o offrono contenuti completamente diversi se il navigatore è di lingua araba o anglofona; per esempio Al Jazira.

DA NEURONA A XING

Di recente i frequentatori di Neurona, avranno visto comparire sul logo la dicitura " Neurona, a Xing Ag Company". Questo è il segno dell'imminente confluenza dei due grandi social networks.


XING, già Open Business Club, o Open BC, la maggiore piattaforma di relazioni professionali del nord Europa ha recentemente acquisito il concorrente spagnolo (Neurona) e porterà presto a 17 le lingue supportate.

A differenza di Neurona in Xing molti servizi (come le mail verso non contatti) sono a pagamento (l’abbonamento Premium costa poco più di 70 Euro l’anno), ma poco per volta, dopo avere personalizzato il profilo, si riesce a creare una rete di contatti senza dover sottoscrivere nulla.
Per darvi un’idea dell’interfaccia di XING ecco il link al mio profilo personale,

Xing, come anche il concorrente Linkedin, si stà aprendo al mercato del mobile permettendo l'accesso da telefonini e pda.

Gli utenti dichiarati sono oltre circa 18 milioni, il PageRank è PR7 (ma XING non passa PR ai profili), i backlink secondo Google sono 3.710. Le pagine indicizzate, invece 584.000

March 14, 2008

ALLARME ON LINE


Segnalo un sito molto utile per chi non riesce a scollarsi da Internet.

Si tratta di un allarme on line che emette un orrido segnale sonoro all'ora prefissata.

Se non hai una sveglia a portata di mano e non vuoi perdere l'adorato appuntamento con il dentista allora ecco il tools che fà per te. E' personalizzabile in farie forme e colori.

Un consiglio, quando impostate l'orario della sveglia controllate se AM o PM in modo da non arrivare con un ritardo di 12 ore.... (ovvero 720 minuti ..ovvero 43.200 sec.) Un altro consiglio? Alza il volume degli altoparlanti.

March 12, 2008

Nord Est Creativo - Gruppo di successo

Dal momento in cui nasciamo e quindi entriamo in un gruppo familiare, la nostra vita ci vede continuamente inseriti in attività di gruppo, più o meno strutturate, piu o meno formali.
La socializzazione è un elemento costituente della natura umana e dinamiche di gruppo si possono riconoscere persino in situazioni occasionali e di durata limitata come quando si resta bloccati in ascensore.
Ma quali sono le caratteristiche che rendono un gruppo vincente?
Si è osservato che gruppi vincenti, indipendentemente dal contesto in cui operano, mostrano caratteristiche comuni, quali:

La collaboratività è superiore alla competitività;
In un gruppo vincente l’individuo vince quando il gruppo vince. La condivisione da parte di tutti i membri, di questo valore fondamentale và stimolata sin dalla fase di formazione del gruppo.
I leader e i moderatori devono usare forme di riconoscimento e compensazione dei meriti che favoriscano l’eccellenza personale solo se accompagnata dal raggiungimento dei goals di gruppo;

Non ci sono persone sbagliate ma comportamenti sbagliati;
Nei gruppi vincenti i leaders e moderatori sono capaci di individuare tempestivamente atteggiamenti e comportamenti problematici e di mettere in atto le adeguate iniziative volte alla risoluzione dei problemi. In questi gruppi tutti sono convinti che è possibile cambiare i propri atteggiamenti e modi di pensare, anche se ciò comporta uno sforzo.

A queste caratteristiche aggiungerei quelle identificate da Johnson & Johnson (1999):

  • Gli obbiettivi del gruppo devono essere chiaramente compresi, essere rilevanti per tutti i membri del gruppo ed evocare in questi un desiderio di impegnarsi personalmente per raggiungerli;
  • I membri del gruppo devono poter comunicare le loro idee e sentimenti con accuratezza e chiarezza; una comunicazione chiara bidirezionale è alla base del funzionamento di tutti i gruppi e della interazione tra i membri;
  • La partecipazione e la leadership deve essere distribuita tra i membri; tutti devono poter partecipare ed essere ascoltati;
  • Le procedure decisionali devono essere appropriate e flessibili a secondo delle situazioni; il modo migliore di prendere le decisioni è attraverso il consenso, che promuove la partecipazione, la equalizzazione del potere, la coesio nel’impegno e le controversie costruttive;
  • Il potere e l’influenza devono essere approssimativamente uguali tra i membri del gruppo; devono essere basati su capacità, abilità e accesso alle informazioni, non sull’autorità.
  • I conflitti che sorgono da idee e opinioni opposte devono essere incoraggiate; le controversie promuovono il coinvolgimento nel lavoro di gruppo, le opinioni di minoranza devono essere ascoltate e accettate;
  • La coesione interna deve essere alta e basata sul gradimento reciproco e sul desiderio di condividere l’esperienza di gruppo e dal livello di accettazione, supporto e fiducia tra i membri; devono essere incoraggiate norme interne che supportino sicurezza psicologica, individualità, creatività, conflitto di idee, crescita e cambiamento;
  • Ci deve essere una competenza e capacità di risolvere tempestivamente i problemi, definitivamente e con il minimo sforzo; bisogna incoraggiare norme che evidenzino problematiche latenti,
  • Il livello di scambi interpersonali deve essere soddisfacente in quanto è misura di come le intenzioni si traducono in fatti.



Come vedete questi principi di base sono applicabili in qualsiasi contesto, non solo lavorativo, a patto che ci sia l’intenzione e la volontà di tutti.
Ho voluto ricordare questi concetti, semplici da capire razionalmente ma difficili da incarnare nella vita reale, perché possano servirci da spunto nella nostra vita di ogni giorno e contribuire a realizzare un mondo migliore.

March 10, 2008

TO POKE, SIGNIFICATO


Pur non esseno un linguista ho deciso di scrivere qualche parola sull'uso del verbo "to poke". Come molti sanno, gli ideatori di Facebook hanno deciso definire con questo verbo l'atto di contattare un altro utente del network senza inviargli alcun messaggio nè invitarlo nella propria rete di contatti.
Però prima di approfondire i nuovi significati che il verbo ha assunto nel web 2.0 torniamo a quelli che ha avuto fino ad ora:

To Poke significa in italiano:

- indicare qualcuno (con un dito o un oggetto)

- colpire con un buffetto;

- spuntar fuori (per esempio una la testa che spunta fuori da dietro una parete);

- mettere il naso in qualcosa che non ti riguarda;

-girare intorno a qualcosa o qualcuno in maniera non organizzata;

-stuzzicare con un contatto fisico (per esempio un colpetto).

Il significato profondo va ricercato nel puro contatto virtuale sostitutivo dello sguardo. Come si può contattare un interlocutore all'interno di un network senza manifestare alcuna intenzione specifica? (nemmeno il desiderio di instaurare un rapporto virtuale).
To poke è un sostituto virtuale di quello che nel mondo fisico è lo sguardo. Sguardo rivelatore (ovvero che contemporaneamente vela e ri-vela) delle nostre profondità.

Gli utenti di Facebook risponderebbero che è come dire Ciao senza parlare, un cenno del capo che potrebbe essere anche casuale.

To poke, per quanto possa essere volutamente ambiguo come termine, significa certamente: Ciao e poi.. (per dirla alla Eric Berne fondatore della psicologia transazionale)





LO SVILUPPO SOSTENIBILE HA SEMPRE PIU' SOSTENITORI


Il periodico inglese The Guardian ha stilato una lista dei 50 blog più influenti al mondo. Certamente non mi stupisco di trovare tra questi il blog di Beppe Grillo(9° posto), sono invece favorevolmente sorpreso dall' incontrare poco più in basso TreeHugger (letteralmente gli abbracciatori di alberi), una iniziativa sullo sviluppo sostenibile e il consumo consapevole nato come un blog amatoriale e diventato presto un portale da 1,8 milioni di visite singole giornaliere.
Adesso, gli ideatori hanno anche una tv ed una radio privata, una folta schiera di copywriters e producono la bellezza di 30 posts originali al giorno.
Io vedo in questo successo il chiaro segnale di una maggiore attenzione dei cittadini alle problematiche ambientali e di svilppo economico eco-compatibile. Dopo tutto anche il blog del Grillo nazionale è in sintonia con queste tematiche. Chissà che i politici non riescano a prendere qualche spunto da quello che i cittadini dimostrano esplicitamente di volere...

March 09, 2008

Modifica Tag ID3



Con il programma Audioshell si possono scrivere e modificare i Tag ID3 in tutti i più diffusi formati audio. Il software è un plugin di Explorer ed è scaricabile gratuitamante.

I tag ID3, osannati dai teorici del web 2.0, sono sempre più importanti per la folksonomia e permettono agli autori di files audio di inserire dati testuali di descrizione, indicizzabili dai motori di ricerca.

Il programma, disponibile anche in Italiano, supporta Unicode e permette di editare più files contemporaneamente.

Il tuo sito o blog avrà più possibilità di comparire tra i risultati di Google se i files multimediali inseriti sono arricchiti da un tagging dettagliato. Ciò richiede del tempo ma ne vale la pena.

Inoltre l'mp3 tagging, prima dell'upload su lettore, velocizzerà le tue ricerche.

Neo del programma: Non supportato da MS Vista.

March 08, 2008

LEAN SIX SIGMA



DIRECTORY DELLE RISORSE LEAN SIX SIGMA – ITALIA

SITI ITALIANI
Six Sigma In E' sicuramente il miglior sito italiano sull'argomento, per ricchezza di contenuti, link e risorse. Gli ideatori sono collegati alla BMG University;Caliandro. eu è un sito interessante per i contenuti, soprattutto di carattere introduttivo. Il sito ospita un forum.12 Manage - Management Communities è un sito di Business Administration dove si possono trovare informazioni generali su metodi e stili gestionali (antichi e moderni). Ci sono riferimenti a forum e risorse.
QualitiAmo - Qualità in movimento, non è dedicato al six sigma ma è un bel sito sulla qualità (interessante il vocabolario della qualità).

SITI INTERNAZIONALI
lean.org : (Eng) Lean Enterprise Institute fondato da Womack e Jones; contiene anche una roadmap da seguire per la lettura di manuali operativi;

leanenterprise.org.uk (Eng) Centro di ricerca fondato da Jones ed il prof. Hines, attualmente chairman della SAPARTNERS, società di consulenza inglese;


onesixsigma.com (Eng) Portale europeo su lean six sigma che contiene anche delle opportunità professionali pubblicate dalla Pacific International (unica società di consulenza in Europa che seleziona soltanto specialisti del continuous improvement per conto di grandi aziende europee);

artoflean.com (Eng) Sito di un ex dipendente della Toyota in Giappone;

Breakthrough Management Group - L'organizzazione offre consulenza e formazione (anche in e-learning); il sito è intereressante perchè mette a disposizione (su richiesta) casi studio completi e video sull'applicazione della metodologia LSS;


extremely valuable resource on 5S. 5S is the system developed in Japan during their industrial explosion to make manufacturing facilities, warehouses, and other facilities more efficient and safer.

TOOLS STATISTICI
Microsoft Excel 2003 e, ancor più la nuova release Microsoft Office 2007 offre la possibilità di creare macro e di utilizzare templates predisposti sia per l’analisi statistica che per la metodologia six sigma;
Minitab 15 è uno dei tools più utilizzati per l’analisi quantitativa operativa in area Business Abministration; è possibile scaricare una versione di prova gratuita per un mese; il costo della licenza e $1.195 però ci sono sconti per studenti e docenti.
Spotfire DXP 2.0 è un tool completo per l'applicazione delle metodologie six sigma. Nel demo linkato si possono vedere ed ascoltare presentazioni in svariati campi di applicazione, dalle vendite alla ricerca & sviluppo al CRM.

SPSS è uno dei software più utilizzati dagli statistici, un po’ meno dagli specialisti BB e MBB six sigma; i nuovi pacchetti specifici per le aziende offrono soluzioni personalizzabili più adatte ad un uso aziendale; la gamma fi prodotti SPSS è vastissima: segnaliamo le piattaforme
Data mining, Predictive analytics e Marketing Automation (
Clementine, Data Distillers) ;
Business Intelligence;(
OlapHub)
Survey and Market Research (
Dimensions)
The R Language for Statistical Computing © è un po’ rude nell’interfaccia utente, offre gratuitamente la possibilità di realizzare grafici molto performanti. Disponibile in Inglese e Francese;
Zero Rejects Implemena la metodologia per il controllo di processo "Six Sigma" sviluppata per Motorola. La versione alpha e beta sono scaricabili gratuitamante. (Win 95/98/NT).
CPK Sigma Calc, costa 65$ ma un tools di base che può essere utile per esportare facilmente piccole moli di dati;
Free Six Sigma DPMO/PPM il tool è scaricabile ma si può usare anche on line (anche il secondo ha uno script che offre risultati meno accurati)
Free Statistical Software in questa directory si trova ogni ben di Dio per l'analisi quantitativa. Tutto gratis. Molto frequentato da studenti e praticanti.
Variazioni di Distribuzione - Si trova nel sito di Mulbury e-shop. E' un Tool scaricabile gratuitamente, molto utile per la didattica; formato MS Excel; mostra come i cambiamenti nella media, deviazione standard e specification limits del cliente fanno variare il valore dei sigma metric. I cambiamenti si vedono in tempo reale sia su grafico che su dato.


NETWORKSLean Six Sigma gruppo su Neurona appena costituito ha già 18 membri; lingua italiana,
Lean Six Sigma gruppo su Linkedin, non ha web site, ma raccoglie grandi esperti statunitensi;

Quality Net - Linkedin è collegato ad una lista di discussione su Google Groops;
Strategic Business and Competitive Intelligence Professionals non ha web site e raccoglie grandi esperti soprattutto USA.
Lean Six Sigma Professionals gruppo su Plaxo; circa 230 membri, creatore Steven Bonacorsi;
ASQ - Six Sigma Forum (Inglese, members only);


TRAINING e CERTIFICAZIONE
Six Sigma In (Ita) di Maria Pia D'Ambrosio e Franco Anzani. Formazione per aziende e personalizzate-collegamento con BMG University per certificazione;Gruppo Galgano (Ita) Consulenti di Direzione- Formazione e certificazione;Luiss Business School- La strategia Six Sigma (Ita);Festo Accademy - Lean Six Sigma (Ita)training e consulenza per aziende;Arizona State University (Eng) Sponsorizzata anche dalla Society of Manufacturing Engineers;Six Sigma Management Institute (Eng) Chairman: Mikel Harry, SA Partners (Ferruccio Di Giusto, moderatore del Gruppo Neurona-Lean Six Sigma consiglia vivamente il Lean Coach Program, una bella esperienza di training in aula con lezioni/simulazioni e lo sviluppo di una serie di progetti di miglioramento; il tutto in 5 settimane full immersion spalmate su 6 mesi)Six Sigma Academy (fondata da Mikel Harry)Aveta Business Solutions;ASQ-training ;
CIMBA - Consortium of Universities; situato nella preziosa cornice dei colli asolani, l'istituto realizza oltre ai programmi avanzati di Management e MBA anche corsi per la certificazione Green Belt Six Sigma (il prossimo dal 27 al 30 maggio 2008)

SOCIETA' INTERNAZIONALI, ITALIANE E RESPONSABILI PER L'ITALIAASQ - Consigliere per l'Italia: Ing. Diego RovigoAICQ Associazione Italiana per la QualitàAISS Accademia Italiana Sei Sigma -

BIBLIOGRAFIA IN ITALIANO e in Inglese
Six Sigma. Organizzare l'azienda partendo dal cliente Paola Lucia Floris
Introduzione al Six Sigma, Strategie e strumenti per il raggiungimento della qualità, di Eckes George- Hoepli;
Che Cos'è la Lean Six Sigma testo in Italiano, traduzione dell'originale di George Rowland & Kaster- Edizione Ialiana a cura di Pragmata.
Six Sigma - Manuale per Green Belt, Arcidiacono, Calabrese, Rossi - Hoepli;
Six Sigma e azienda snella, Mario Gibertoni - Il sole 24 ore;
I Sei Sigma con Excel- L'analisi dei dati per il black belt sei sigma - Autori Tartari Rinaldo Ed. Franco Angeli (collana Azienda Moderna)

SIX SIGMA BLOGOSPHERA
iSixSigma Anche se è in Inglese, non potevo non segnalare questo sito perchè raggruppa blog sull'argomento considerati tra i migliori (e più frequentati) al mondo.
Questa raccolta di links da accesso ad una incredibile quantità di dati soprattutto in relazione a grandi progetti realizzati negli States. Alcuni links non sono aggiornati, ma non è sempre facile ottenere 3.4 difetti per milione in un ambiente così dinamico come il web.
Lean Six Sigma Academy blog in Inglese di grande spessore, si può scaricare gratuitamante un e-book di carattere generale, per uso didattico, un modello FMEA ed una modello per matrice Causa Effetto per Ms Excel;
It Management Blog di Marco Liuzzi, anche se non proprio in tema contiene risorse sul Projec management;
Qualità, certificazione, ISO 9001 Su questo blog sono presenti molte informazioni utili sul Kaizen. Il blog è ancora giovane, ma gli autori promettono bene;
Leadership & Business (Eng) blog collegato all'organizzazione BMG;numerosi articoli su general management e inoovazione;
LAVORO E CARRIERE
Offerte di lavoro Six Sigma Italia si riferisce al sito Job rapido;
Lean & Six Sigma Job Blog (Eng) blog che pubblica offerte di lavoro internazionali;

March 05, 2008

CORPORATE BLOGS E REPUTATION MANAGERS

Abbiamo scritto in precedenza sui Corporate Blogs e il loro impatto sull'immagine aziendale. L'argomento e tutt'altro che trascurabile per chi si occupa di PR, tanto e vero che molte aziende e addirittura molti VIP si stanno rivolgendo ad esperti denominati "reputation managers". Questi personaggi, esperti di comunicazione e di web 2.0 curano, tra l'altro, anche i processi di comunicazione periferici rispetto al sito aziendale ma non per questo meno importanti.
Sappiamo bene cosa può significare per un gruppo rock emergente una stroncatura su Myspace, così blog e social network si affermano sempre più come elementi di aggregazione virtuale in grado di influenzare mercati, politica e società.
Ciò nonostante le aziende, soprattutto le italiane, stentano a muoversi in questa direzione e spesso lo fanno in maniera improvvisata senza dotarsi delle necessarie competenze operative. Alcuni numeri, recenti, sulle imprese che "credono" nel corporate blog sono pubblicati in una lista denominata "Fortune 500 Business Blogging Wiki". Si tratta di un elenco in cui sono inseriti i blog aziendali attivi, a cura del personale dell'impresa, con la missione di fornire un supporto informativo ed un'assistenza alla clientela riguardante l'offerta di prodotti e servizi (directory of Fortune 500 companies that have business blogs, defined as: active public blogs by company employees about the company and/or its products).
Prendendo per esempio il settore farmaceutico, le prime tre aziende e il loro rank secondo Fortune sono:
  • Johnson & Johnson al 36° posto
  • Pfizer al 39° posto
  • Merck al 99° posto

    D
    i queste solo la prima ha un blog ufficiale che si piazza al 55° posto nella classifica di Wiki. Facendo una ricerca nella blogosfera su queste tre aziende troviamo numerosi blog che se ne occupano, per lo più indirizzati agli investitori, con notizie, spesso ufficiose, riguardo ad attività presenti e/o future dell'azienda che potrebbero avere rilevanza sulla quotazione in borsa del titolo. Non dimentichiamo che le top-ranked dell'inchiesta hanno tutte un vasto bacino di piccoli investitori privati che seguono in vario modo non solo l'andamento del titolo in borsa ma anche i rumors riguardo le attività del core business.Alcune aziende monetizzano più di altre il valore di una buona comunicazione con i clienti e inverstitori anche quando il rapporto con questi non è del tutto sereno (vedi Exxon piazzata al 2° posto).
    Un interessante sito sui Corporate blogs si chiede perchè i blog aziendali siano così "stitici" e noiosi, probabilmente la ragione è che pochi hanno ancora investito seriamente in questo strumento col risultato di produrre duplicati persino più noiosi dei siti aziendali.